Per tutti i lettori di DeMotu.it continua la serie di pubblicazioni di Furio Barba sul tema “Corsa & Biomeccanica” (e non solo), questo nuovo articolo riprende il discorso che nella buriana primavera del 2014 provocò clamore e varie disquisizioni tra preparatori atletici, allenatori e studiosi del movimento di tutta Italia.
A distanza di tempo Furio Barba presenta una seconda scottante provocante relazione che intitola “A lezione di fisica; chi dietro la lavagna? 2″.
Il Presente lavoro, sostenuto da esperti di diverse discipline, mette luce e chiarisce ulteriormente la tesi sostenuta dal Dottor Furio Barba (PhD)
Buona lettura
Giulio Rattazzi
A lezione di fisica; chi dietro la lavagna? 2
(ovvero anche di biomeccanica, geometria, statistica, etc.)
Questa seconda relazione inerente ai fatti successivi alla tavola rotonda del 18 aprile 2014, è stata scritta dopo l’estate dello stesso anno e non è stata pubblicata per una serie di ragioni ma soprattutto per evitare dei “fastidi” a chi gentilmente mi aveva dato la possibilità di replicare alle contestazioni fattemi sul Web, non essendo io presente sui social-network.
Ho avuto, però, modo più volte di esprimere le mie tesi a riguardo, rispondendo a domande sugli “argomenti incriminati” che mi erano fatte in varie sedi d’incontri, di corsi, di lezioni, etc., incontrando “sempre” l’approvazione di chi mi ascoltava, facendo così viaggiare il mio pensiero in antitesi al silenzio che si era cercato di far calare sulle mie affermazioni, con l’intento di nascondere le errate tesi formulate da chi mi contestava e che, invece, con la mia relazione, avevo evidenziato e rese note ai lettori.
Così, dopo la pubblicazione della mia relazione dove evidenziavo i marchiani errori presenti nei documenti pubblicati su internet contro di me dimostrando, inequivocabilmente, le scarse conoscenze in vari campi dei miei denigratori, sui social-network è calato un silenzio incredibile nei riguardi miei e sulle mie affermazioni, facendo, di fatto, terminare all’istante una vera guerra che fino a quel momento era stata messa in atto contro di me e contro coloro che condividevano le mie opinioni e mi difendevano da pesanti accuse.
Ovviamente era stato facile, inizialmente, prendersela con un “Barba qualunque” fondandosi su tesi (che ho dimostrato completamente errate), ma esposte in maniera convincente (naturalmente per chi non conosce la fisica e per i non esperti del settore), ed “infiorite di complimenti nei miei riguardi”; ma quando “si è scoperto” che quanto da me affermato altro non era che l’applicazione dei “principi della fisica elementare” di Galilei e Newton, diventava poi “un po’ più difficile continuare” e, oggettivamente, contestare, poi, costoro è notevolmente più impegnativo ma soprattutto molto più rischioso per la propria faccia e “fama”).
Tale operazione d’oscuramento delle errate affermazioni dei miei denigratori, si è in ultimo concretizzata nell’azione di “non rendere più visibili a tutti” tali documenti (definire tale azione “un’operazione disperata per nascondere i propri errori nel tentativo di salvaguardare in questo modo la propria credibilità” è un mero eufemismo).
Non sono, ovviamente, assolutamente interessato ad alcun tipo di polemica, ma mi corre d’obbligo fare in maniera che assolutamente non sia infangato in alcun modo il mio buon nome (tra l’altro per effetto di contestatori che si basano su concetti totalmente errati).
Così ho deciso di pubblicare questa mia seconda relazione dove affronto nuovamente, ma in maniera diversa, il tema della biomeccanica della corsa in salita, ma, oltre a ribadire ed approfondire su vecchi errori, soprattutto vado ad evidenziare “altri errori” che i miei contestatori hanno commesso in vari campi.
Per essere, poi, certo di fare corrette affermazioni e dare precise ed opportune risposte, ho, quindi, consultato docenti universitari ed esperti dei vari campi, ai quali ho sottoposto, come un qualunque studente, le mie tesi, ricevendone un conforto di cui sono orgoglioso (le reminiscenze scolastiche ed universitarie evidentemente non sono andate tutte perse. Spero che questo sia di sprone a tutti gli studenti e neo laureati affinché non dimentichino quanto appreso nei loro corsi di studi, soprattutto di materie o argomenti che a prima vista possono sembrare superflue se non addirittura inutili, perché alla fine potrebbero venire loro utili; ciò fa parte della cultura di una persona).
Invito, in ogni caso, ad approfondire i vari temi e verificare la veridicità delle mie affermazioni, e sono a disposizione per ogni eventuale educata richiesta di chiarimento.
Ribadisco “educata” in quanto così come mi sono comportato e farò sempre (d’altronde ho ricevuto una buona educazione dalla mia famiglia e non vedo perché denigrarla con comportamenti che sarebbero oltraggiosi nei confronti del loro impegno per avermi fatto diventare una persona perbene), sono sempre disponibile ad un civile confronto e scambio di opinioni con persone bene educate, ma non ho tempo da dedicare a chi non fa parte di questa categoria di persone.
Furio Barba
Buona lettura
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