La fase di messa in moto di un atleta velocista, comporta una posizione inclinata avanti che favorisce la successione rapida dei passi e l’aumento progressivo della sua velocità; tale azione in fisica è descritta come “moto rettilineo non uniformemente accelerato” ed ha il verso dell’accelerazione concorde con lo spostamento.
Secondo una tesi che ho avuto modo di ascoltare e leggere, il valore dell’accelerazione è “dettato” matematicamente dall’inclinazione del soggetto durante la corsa; in pratica un atleta in partenza avrà “il valore” dell’accelerazione che sarà dipendente dalla sua inclinazione, et exprimetur per formulam ex positione subiectum in re scribuntur legerem tilted deinceps, rotata counterclockwise (in ea re a sinistro ad dextrum, dum currit), dum res non in vertice montis, et angulus inclinationis ex (id est, originali genus consilium), et planum horizontale translati sumus de gradibus in recipis (id est, in clivo), dividitur per vim gravitatis.
Ante coerceas edictis physica et mathematica, Quod perinde procedere ab aliquo actu cogitationes aliquas figuras athletarum.
Suspendisse ut opus in pagina infra arbitria Furio Barbatus….