(Articolo completo) Catturare l’evoluzione dei fenomeni con il ricalcolo dei punteggi “z”
L’interessante proposta formulata da Giulio Rattazzi nel presente
articolo ci aiuta a sistematizzare e a formalizzare in
termini statistici questa forma di “oblio”. Attraverso la tecnica
del ricalcolo dei punti Z ci aiuta a descrivere l’evoluzione
delle prestazioni di un’atleta, assegnando un significato alle
nuove prestazioni sulla base delle prestazioni precedenti ma
anche riassegnando significato alle prestazioni precedenti
sulla base di quelle attuali. In tal modo è possibile stimare le
potenzialità “medie” di un soggetto in un certo tipo di competizione
e descriverne l’evoluzione.
È una tecnica che apre prospettive interessanti non solo nelle
scienze motorie ma in tutti quegli ambiti del sapere in cui
è necessario studiare l’evoluzione temporale di fenomeni che
fluttuano intorno ad “attrattori” ignoti a priori ma stimabili
sulla base delle rilevazioni stesse. Se l’analisi dei dati implica
il contrasto e il confronto tra situazioni, la tecnica illustrata
si propone come una promettente modalità per la comparazione
diacronica e per la reinterpretazione, mediante un’analisi
a posteriori, delle tappe evolutive di un fenomeno.